Maschere e ruoli

Peanuts - Every day - gelatinadesign

Ai bambini piccoli è sufficiente coprirsi gli occhi per credere di essere nascosti.
Se pure con piccole differenze, anche agli adulti è sufficiente non vedere se stessi per sentirsi nascosti: magari non osservando il proprio riflesso allo specchio o, al contrario, guardando la propria immagine senza sentirsi rappresentati da essa.

Ci travestiamo. Talvolta spogliandoci, talvolta indossando vestiti reali. Usiamo travestimenti fantasiosi a Carnevale o meno fantasiosi in ufficio, per avere un ruolo specifico.
Più il travestimento passa inosservato, più riusciamo a ricoprire il nostro ruolo senza fatica.

L’abito fa il monaco: per questo ci sono fotografie di grandi esploratori che testimoniano l’esistenza di ruoli, anche in luoghi lontani. Le funzioni sociali in quei luoghi sono espresse attraverso le tradizioni, attraverso la diversità degli abiti e degli ornamenti, non attraverso una reale differenza tra le persone.

Con una divisa da soldati abbiamo avuto un ruolo che ci ha resi più alti di altri pari, facendoli sentire inferiori, anche se in realtà non avevamo nulla di diverso da loro, solo un ruolo, una maschera.

Ci mettiamo gli occhiali e voliamo con la fantasia guidando un Fokker seduti sul tetto di una casetta, e pensiamo di essere lontani da quei sogni, non poter mai fare nulla del genere, nella realtà.

I nostri tentativi di mentire a noi stessi e agli altri, di cercare di allontanarci da modelli negativi, tuttavia, non bastano: diciamo bugie, parliamo approfonditamente di cose che non conosciamo e continuamente di modelli che crediamo corretti, escluso quando valutiamo quali siano i modelli da proporre.

Non riusciamo a nascondere mai, però, le nostre convinzioni. Sono quelle che restano anche quando indossiamo un ruolo. Siamo convinti del fatto che esistano dei requisiti per indossare una gonna, o portare i pantaloni; che esistano degli standard anche per togliere la gonna e togliere dei pantaloni.

Ci sono momenti in cui sospettiamo che anche queste convinzioni possano cadere.

In quei momenti, quando abbiamo paura di cercare nuove certezze, abbiamo paura di restare nudi e non indossare altro all’infuori di noi stessi.
Senza indossare un ruolo, ci nascondiamo come i bambini, chiudiamo gli occhi.

Forse per stare lontani, per nasconderci e fare finta di non essere presenti, per paura che ci succeda qualcosa nel momento in cui ammettiamo di avere paura, senza una maschera.

Ma quando apriamo gli occhi e c’è la nostra Fata Turchina, troviamo il coraggio di cercare una maschera per mentirle?

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